Compulsioni: psico soluzioni

Le compulsioni sono notoriamente tra le problematiche piu’ difficili da estinguere, proprio per la bizzarria del disturbo e dei ragionamenti connessi.

Riprendendo la metafora dell’«ospite indesiderato», se ogni volta che l’ospite (l’ossessione) ordina di mettere in atto dei rituali o di evitare delle situazioni, e si obbedisce senza proferir parola, che motivo avrebbe di lasciare casa? Nessuno: piu’ ci si sottomette, piu’ l’ospite indesiderato si sentirà a suo agio in casa, e non si sognerà di andarsene per nessuna ragione al mondo!

Di solito, i pazienti compulsivi hanno capito bene questo, sanno che la propria ossessione è completamente irrealistica, ma al tempo stesso si comportano come se fosse concreta (“lo sento quindi è” al di là di ogni ragionevolezza). La loro incapacità è quella di fare effettivamente qualcosa di diverso. Questo perchè, i rituali che all’inizio servivano alla persona per controllare la paura, dopo un certo periodo di evoluzione, iniziano a loro volta a controllare la persona stessa che, adesso, non è piu’ in grado di cessare di metterli in atto, ovvero non è piu’ in grado di non fare qualcosa che all’inizio aveva funzionato benissimo.

Il trattamento, percio’, deve essere focalizzato proprio sul condurre la persona mediante suggestivi escamotage, a esperire concretamente diverse esperienze percettivo-emotive!

FARMACI?

In questo caso gli approcci terapeutici di tipo razionalistico e/o farmacologici sono fallimentari: la ragione si infrange sullo scoglio della tirannia dell’assurdo che domina la mente del paziente. Chi si affida esclusivamente ai farmaci, non solo continua a rimanere preda della paura iniziale che lo aveva indotto a mettere in atto le compulsioni ma, non avendo piu’ la forza di agirle proprio a causa della sedazione indotta dal farmaco,  puo’ addirittura sviluppare un forte senso d’impotenza appresa.

Il DOC è una complicata trappola mentale che ognuno di noi puo’ costruirsi con delle strategie logiche ben precise e con delle strategie «apparentemente illogiche» ben precise puo’ smontare.

In poche parole, il ricorso al ragionamento logico ci conduce spesso  a cio’ che c’è di piu’ irragionevole, e solo passando per l’illogico si puo’ ritornare a cio’ che c’è di piu’ ragionevole.

Nell’arco di questi decenni sono state elaborate forme specifiche di trattamento strategico per le differenti tipologie di Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC), che rappresentano attualmente la «Best practice» in campo terapeutico (Nardone, Salvini, 2013; Nardone, Portelli, 2013).

In pratica, ci si impossessa del sintomo costruendone un altro strutturalmente isomorfo che annulla il primo. Ma questo, essendo una deliberata costruzione, puo’ essere volontariamente rifiutato. Come nell’antico stratagemma cinese «Far salire il nemico in soffitta e togliere la scala». Attraverso tale manovra, nella maggioranza dei casi trattati, la patologia compulsiva si sblocca, ovvero il paziente interrompe rapidamente la esecuzione dei rituali. Mentre, per una minoranza di pazienti, si deve procedere con un lento e graduale processo di cambiamento, una sorta di gioco di scatole cinesi da aprire una dopo l’altra.

La ricerca-intervento trasversale condotta nell’arco di 20 anni e applicata a migliaia di casi mostra con chiarezza come, attraverso queste tipologie terapeutiche, l’88% dei casi possa essere condotto a estinguere il DOC nell’arco di pochi mesi (dai 3 ai 6); solo una piccola parte di questa casistica richiede un intervento piu’ prolungato, quando è necessario smontare gradualmente le numerose ritualizzazioni che si sono costituite.

COSA SONO

COME SI FORMANO

ISTRUZIONI PER DIVENTARE COMPULSIVI

CONSIGLI PER FAMILIARI ED AMICI

PREVENZIONE


AVVISO: Le tecniche, i suggerimenti pratici e i consigli contenuti nella sezione PSICO SOLUZIONI  non sostituiscono il parere dello specialista, al quale è sempre indispensabile rivolgersi per qualsiasi diagnosi o terapia specifica. Pertanto, l’autore non puo’ ritenersi responsabile per ogni eventuale uso scorretto delle tecniche descritte in questa sezione da chiunque si avvalga delle stesse a fini terapeutici o diagnostici senza aver previamente interpellato lo specialista, l’unico in grado di fare una diagnosi corretta e adattare l’intervento al caso particolare.


BIBLIOGRAFIA:

Nardone G., Portelli C. (2013), Ossessioni, compulsioni, manie. Capirle e sconfiggerle in tempi brevi, Milano: Ponte alle Grazie.

Nardone G. (2013), Psicotrappole, ovvero le sofferenze che ci costruiamo da soli: imparare a riconoscerle e a combatterle, Milano: Ponte alla Grazie.

Nardone G. (2000), Oltre i limiti della paura. Superare rapidamente le fobie, le ossessioni e il panico, BUR Rizzoli.


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