Sforzarsi di dormire
Fra le tante abitudini sbagliate, le peggiori sono da attribuirsi ad un eccessivo sforzo di volontà nel determinare l’addormentamento: sforzarsi di dormire è il modo migliore per non dormire!
Possiamo desiderare di addormentarci con tale tensione intima che, improvvisamente dopo esserci già addormentati, ci svegliamo perchè ci è parso di sentire che «abbiamo desiderato qualcosa» ma non sappiamo cosa. Ben presto ci ricordiamo che cosa avessimo desiderato tanto di «fare» o «sbrigare»: dormire.
Pensare di non pensare
Cercare di svuotare la mente respingendo tutti i pensieri preoccupanti. Ma il tentativo, come si può immaginare, è destinato a fallire dato che più si penserà di non pensare e più verrà naturale pensare quello che non si vuole pensare.
Cercare di ingannare l’insonnia ingannandosi
Cercare di indurre uno stato di quasi rassegnazione all’insonnia. Si agisce, cioè, come se si fosse persuasi che il sonno se ne è andato, aprendo un libro, mangiando, o bevendo qualcosa, ecc. Ma da qualche parte c’è sempre l’idea che il sonno possa arrivare prima o poi. E il sonno, prima o poi, non arriva mai.
Igiene del sonno
I professionisti che si occupano di curare l’insonnia sono soprattutto impegnati nell’educare i propri pazienti a una corretta igiene del sonno e trascurano, invece, l’esperienza soggettiva che hanno del problema. Le regole di quella che viene definita «igiene del sonno» (ovvero quelle norme comportamentali che dovrebbero fisiologicamente favorire un buon sonno) non solo non sono risolutive ma, in alcuni casi, possono addirittura aggravarne i tratti. Si assiste infatti a veri e propri irrigidimenti quasi ossessivi sugli orari, cibi, abitudini ritualizzate intraprese prima di coricarsi che anziché favorire il sonno lo bloccano ancora di più.
SONNIFERI CHE PROVOCANO INSONNIA
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