Il piacere mancato: quando la mente va contro natura…

«Subito dopo essere vivi, la fatica piu’ grossa è fare del sesso» Andy Warhol

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L’approccio strategico alle questioni umane preferisce considerare di volta in volta le situazioni presentate dalla persona come «problemi» rispetto alle operazioni di classificazione delle cosiddette «malattie» o «disturbi» psichici.

Tuttavia, per ragioni di praticità, è necessario ricorrere ad una sorta di classificazione, al fine di facilitarne l’esposizione e la comprensione. Ecco un breve excursus sulle principali problematiche sessuali che coinvolgono entrambi i generi, maschile e femminile:

DISFUNZIONI SESSUALI MASCHILI:

Disturbo dell’Erezione: il paradosso del corpo

In chi manifesta un problema di erezione, accade esattamente questo: la mente prova certi desideri, ma il corpo non risponde. L’eccitamento mentale, dunque, non corrisponde a reazioni fisiche di eccitamento, oppure la corrispondenza esiste ma si mantiene a fasi alterne, senza che ci sia un motivo ragionevole per la caduta di erezione. Sia l’assenza che la caduta di erezione sono il frutto di un tentativo di controllo mentale che negli intenti dovrebbe attivare il corpo, ma nei fatti inibisce quell’eccitazione fisica necessaria per ottenere e/o mantenere l’erezione.

Eiaculazione Precoce: il paradosso della ragione

Se la caduta dell’erezione, nella mente dell’uomo, è la dimostrazione che non si è l’uomo che si dovrebbe essere, eiaculare precocemente mina il proprio senso di potenza sessuale rispetto alla capacità di soddisfare a pieno una donna. Obiettivo unico del rapporto diviene erroneamente la sua durata, che proprio nel tentativo di prolungarla si abbrevia sempre di piu’ fino a, in alcuni casi, realizzarsi una eiaculazione ante portam. Ma la percezione della performance per una donna è completamente differente rispetto all’uomo: essa fa  prima caso alla passionalità del proprio uomo, per poi apprezzarne la potenza, non il contrario!

Eiaculazione ritardata: il paradosso della mente

L’eiaculazione ritardata si realizza in uomini che, nell’atto sessuale, possono andare avanti ore e ore senza raggiungere l’orgasmo, al punto da perdere la voglia e desiderio di procedere oltre o da rassegnarsi a terminare con pratiche differenti dalla penetrazione, quindi giungendo ad una mancata eiaculazione. Non riuscendo a raggiungere l’orgasmo, ci si impegna mentalmente per ottenere un eccitamento fisico di solito spontaneo. Ma lo sforzo mentale inibisce l’eccitamento fisico che doveva provocare. Come se cio’ non bastasse, il fallimento porta, di solito, a intensificare ulteriormente lo sforzo che impedisce a sua volta il lasciarsi andare.

Disturbo del desiderio sessuale ipoattivo: il paradosso dell’azione

Mentre nel caso dell’orgasmo ritardato il piacere è presente ma senza il culmine dell’orgasmo per via dell’eccesso di controllo, nel caso dell’assenza di desiderio, il piacere è assente e si cerca di provocarlo volontariamente attraverso una ricerca ossessiva delle sensazioni che finisce per impedire di sentirle.

DISFUNZIONI SESSUALI FEMMINILI:

Disturbo dell’Orgasmo Femminile: il paradosso della sensazione

Persistente o ricorrente ritardo, o assenza, dell’orgasmo dopo una fase di eccitazione sessuale normale. Di fronte all’incapacità sperimentata di giungere al massimo del piacere, l’impegno nell’ascoltare costantemente i piu’ piccoli segnali che indicano un incremento del piacere, impedisce il piacere stesso. Come un musicista che sale sul palco per sostenere un concerto con l’obiettivo di poter godere di un sicuro successo, ma che, concentrato sull’obiettivo, non si gode il piacere di suonare nè gli applausi.

Disturbo del desiderio sessuale e dell’Eccitazione Sessuale femminile: il paradosso della mente

Consiste nell’incapacità (persistente o ricorrente) di rag­giungere o di mantenere fino al completamento dell’attività sessuale una risposta adeguata di eccitazione sessuale. La differenza sostanziale rispetto al paradosso delle sensazioni consiste nel fatto che, in questo caso, il paradosso avviene prima che sopraggiungano le sensazioni: non riuscendo a provare desiderio e ad eccitarsi, piu’ si cerca di provocare a livello mentale le sensazioni che dovrebbero presentarsi spontaneamente, piu’ le si inibisce!

Disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione: il paradosso dell’azione

Ricorrente o persistente dolore genitale associato al rap­porto sessuale in un maschio o in una femmina. Comporta notevole disagio o difficoltà interpersonali. Questa condizione non è causata esclusivamente da vaginismo o da mancanza di lubrificazione. In questa variante di disturbo si parla di paradosso dell’azione in quanto, in risposta ad un dolore/fastidio durante i rapporti intimi, l’atto stesso di cercare di rilassare il corpo per non sentire dolore, irrigidisce il corpo provocando fastidio che diventa dolore. La complicazione piu’ spesso associata alla percezione del dolore è la possibile presenza, poi, di una paura anticipatoria associata all’atto sessuale.

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PSICO SOLUZIONI

L’AIUTINO CHE NON AIUTA (LA PILLOLA MAGICA)

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BIBLIOGRAFIA:

«La mente contro natura. Terapia breve strategica dei problemi sessuali» G. Nardone, M. Rampin, 2005 Ponte alle Grazie (Saggi di Terapia Breve)

«Il piacere mancato. I paradossi del sesso nel nuovo millennio e la loro soluzione» G. Nardone, E. Balbi, E. Boggiani, 2020 ponte alle Grazie (Saggi di Terapia Breve)