Ipocondria: consigli per familiari ed amici

«Non si puo’ esigere da chi è affetto da simil malattia che formi senz’altro il proposito di padroneggiare le proprie sensazioni morbose, poiché se fosse capace di tanto non sarebbe ipocondriaco» Immanuel Kant

 

Con il passare del tempo le persone ipocondriache si rivolgono sempre piu’ spesso a parenti e conoscenti. Parlando con loro cercano di attenuare le ansie e le tensioni fisiche che li affliggono. Nonostante i tentativi dei parenti di tranquillizzarli, le paure tornano comunque ad emergere e a dominare tutta la vita familiare.

Parenti e conoscenti di ipocondriaci dovrebbero pertanto tenere ben presente i seguenti consigli, anche, e non da ultimo, per il loro bene:

1)Lasciate che il partner, figlio o genitore ipocondriaco si assuma piu’ responsabilità per la sua salute: se lo fate voi al posto suo, finirà per dipendere sempre da voi;

2)Evitate di sostenere le fissazioni ipocondriache del familiare prendendogli appuntamenti con il medico, recandovi al posto suo in farmacia, accompagnandolo inutilmente qua e là, o trasformando la vostra abitazione in un lazzaretto. Se ogni volta vi rendete disponibili a fare le cose al posto suo perchè vivete secondo il motto “valgo solo per quanto posso rendermi utile”, beh sappiate che non solo non vi renderete utili ma contribuirete a rafforzare la sua credenza patologica per la quale ci sia effettivamente qualcosa di cui preoccuparsi;

3)Evitate qualsiasi tipo di coinvolgimento nell’atteggiamento ipocondriaco del familiare, sentendovi in dovere di fare quello che lui/lei chiede (es. lavarvi di continuo le mani, cambiarvi spesso gli abiti, pulire la casa per timore dei germi, rinunciare a particolari cibi senza motivo);

4)Rassicurate comunque l’interessato che continuate a rispettarlo e ad amarlo, che lo capite, ma che non volete diventare complici del suo problema;

5)Se vi assilla continuamente con le sue fissazioni e voi non ce la fate proprio a sopportarlo, stabilite di essere disposti ad ascoltarlo in silenzio (ovvero evitando accuratamente di replicare alle sue argomentazioni), solo in determinati momenti della giornata e solo per un certo tempo;

6)Rifiutatevi di rispondere alle domande su malattie alle quali avete già risposto mille volte. Ricordategli di aver già preso posizione in merito, che non avete niente da aggiungere, che preferite parlare d’altro e che ha già uno spazio a disposizione per esporre tutti i suoi dubbi o lamentele. Fategli presente che comportandovi in questo modo desiderate aiutarlo ad acquistare piu’ fiducia nel suo corpo, con le sue sole forze;

7)Fate presente che le ipocondrie perduranti e gravi richiedono di essere curate e chiarite a piu’ riprese, e che non intendete assumere le funzioni di uno psicoterapeuta;

8)Consultate uno specialista psicologo che possa fornirvi chiare e concrete indicazioni sulle modalità di gestione piu’ opportune.

IPOCONDRIA E PATOFOBIA

ISTRUZIONI PER DIVENTARE IPOCONDRIACI

PSICO SOLUZIONI 


AVVISO: Le tecniche, i suggerimenti pratici e i consigli contenuti in questa sezione non sostituiscono il parere dello specialista, al quale è sempre indispensabile rivolgersi per qualsiasi diagnosi o terapia specifica. Pertanto, l’autore non puo’ ritenersi responsabile per ogni eventuale uso scorretto delle tecniche descritte in questa sezione da chiunque si avvalga delle stesse a fini terapeutici o diagnostici senza aver previamente interpellato lo specialista, l’unico in grado di fare una diagnosi corretta e adattare l’intervento al caso particolare.


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