Perfezionismo patologico (Controller)

«Non è  che il nostro tentativo di vivere nella perfezione potrebbe fallire, è già fallito»

Inteso come lo sforzo per tenere tutte le cose perfettamente sotto controllo, precise, ordinate, in se stessi e negli altri, tanto da non poter contemplare imprevisti nella giornata e nella vita in generale: si puo’ parlare in questo caso di uno stile di personalità ossessivo improntato all’ordine e al dovere piu’ che al piacere e che riguarda l’azione piu’ che il pensiero.

Di fronte al dovere della perfezione è comune osservare l’emergere di attività procrastinatrici. La procrastinazione è la tendenza a impegnarsi in attività poco importanti, di bassa priorità, o addirittura senza scopo, in sostituzione di quelle che generano ansia e preoc­cupazione (Schraw et al., 2007). Si può procrastinare il momento del lavoro con qualsiasi cosa, da Internet alla lettura del manuale d’istruzioni della lavatrice. Del resto ogni perfezionista ha avuto espe­rienza di come, di fronte alla tortura del dover fare le cose in modo perfetto, sia sempre possibile trovare qualcosa di piu’ realistico da fare.

Nasce spesso una lotta impari contro il desiderio di rimandare qualcosa che, puntualmente, viene rimandata. La battaglia è persa prima ancora che sia iniziata e i forti sensi di colpa per non aver rispettato una scadenza rassicurano sulla capacità di vincere la prossima. Ben presto, pero’, i sensi di colpa cedono il passo al piacere che nasce dall’idea di poter fare le cose nel modo giusto al momento giusto. Ancora una volta, un’illusione: «Ogni creazione è imperfetta per definizione e realizzare qualcosa significa inevitabilmente rovinare tutto».

Non è questione di «accettare l’imperfezione», ma di capire che l’unica scelta è accettare l’imperfezione.

PSICO SOLUZIONI

Il paradosso risolutivo  consiste nel creare nuove forme di ordine che, a loro volta, possono determinarsi solo laddove sussista un certo grado di disordine.

W. Ross Ashby, uno dei fondatori della cibernetica, ne offre un esempio convincente: un funambolo può restare in equilibrio solo compiendo costantemente dei movimenti irregolari con la sua asta (lo stesso vale per i movimenti del tutto simili compiuti col manubrio della bicicletta). Se ci si proponesse di perfezionare lo stile del funambolo, afferrandone l’asta e impedendo quei disordinati aggiustamenti, egli perderebbe subito l’equilibrio e precipiterebbe. Abbastanza ovvio, non è vero? Sì, ma solo nel caso dei funamboli e dei ciclisti. In tutti gli altri ambiti di vita siamo ben lontani dal capire che l’ordine senza una componente di disordine diviene pericoloso, poiché soffoca ogni possibilità di ulteriore evoluzione.

«Concentrarsi su qualsiasi cosa significa non concentrarsi su tutto il resto»

OSSESSIONI: COSA SONO

ISTRUZIONI PER DIVENTARE OSSESSIVI

EFFETTI

DUBBIO PATOLOGICO

IPER-RAZIONALIZZAZIONE

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BIBLIOGRAFIA:

«Ossessioni compulsioni manie. Capirle e sconfiggerle in tempi brevi», G. Nardone, C. Portelli, Ponte alle Grazie, 2013

«Cogito ergo soffro. Quando pensare troppo fa male», G. Nardone, G. De Santis, Ponte alle Grazie, 2011