DIET ADDICTION: ossessionati dalle diete

Diete di ogni tipo per chiunque sono reclamizzate con tutti i mezzi, e su Internet sono nume­rosi i siti che propongono le diete più disparate e le diet tracking app (applicazioni che aiutano a seguire l’andamento delle diete). Con i mezzi tecnologici, l’ossessione trova terreno fertile e viene esacerbata.

I diet addict sentono il bisogno di avere un regime ben definito per sentirsi in controllo. Si sottopongono a regimi alimentari restrittivi e a rinunce per riprendere il controllo sulla propria forma fisica e sul cibo ma, anche quando riprendono il controllo, dopo un po’ lo perdono.

Il malessere creato dal fallimento prepara alla dieta successiva (la stessa o un’altra), puntualmente trasgredita in seguito a un periodo di rigida osservanza. Come tutti coloro che hanno una dipendenza, anche i dipendenti dalle diete non hanno mezze vie. Nardone, Verbitz e Milanese (1999) definiscono yo-yo le persone ossessionate dalle diete. Bloccate in questo circolo vizioso, alternano periodi in cui perdono molti chili perché rispettano rigo­rosamente il regime dietetico a periodi di alimentazione incontrollata in cui riprendono il peso perso più gli inte­ressi.

Agendo così, la strategia di seguire una dieta rigida si rivela una tentata soluzione fallimentare che contribuisce al mantenimento del problema. Secondo Nardo­ne (2007), l’errore che accomuna gran parte delle diete risiede in un eccessivo tentativo di controllo del cibo, ovvero il meccanismo che conduce in maniera spontanea alla perdita del controllo. Tanto più ci si nega qualcosa, tanto maggiore sarà il desiderio di trasgredire. Per cui è molto più probabile che la persona, imponendosi di non cedere alle tentazioni della gola, si ritrovi a trasgredire in maniera incontrollata e smisurata. Il maestro della Tera­pia Breve Strategica sostiene che l’unica dieta che funziona veramente è quella che chiama la dieta paradossale, una non dieta. Essa prevede una sola regola fondamentale: concedersi solo e soltanto ciò che più piace, ma esclusivamente nel corso dei tre pasti principali: colazione, pranzo e cena.

Photo by Tara Evans on Unsplash