Paura di guidare: l’amaxofobia

L’ amaxofobia è la paura invalidante di guidare un automezzo che può avere ricadute negative nella quotidianità della persona in termini di limitazioni nella vita sociale e lavorativa.

Taylor, Deane e Podd (2006) avrebbero, inoltre, identificato quattro possibili “situazioni pericolose”, fonti di elevata ansia, per un soggetto amaxofobico. I timori maggiormente espressi da questi soggetti sarebbero, infatti, legati alla:

Paura di subire o provocare incidenti, (aspetto ossessivo-paranoico):

  • impazzire alla guida ed essere colti da un raptus rischiando, così, di investire veicoli o pedoni oppure trovarsi coinvolti in incidenti stradali (Massaro, 2014; Studio Ergo Psicologia e Psicoterapia, 2014);

Guidare in specifiche situazioni, condizioni e manovre (aspetto fobico):

  • guidare da soli in genere in assenza di una specifica persona al proprio fianco;
  • guidare in compagnia di sconosciuti
  • salire in macchina quando guida qualcun altro
  • guidare di notte o quando è buio;
  • guidare in autostrada e su strade a scorrimento veloce;
  • guidare nelle gallerie;
  • valicare i ponti, in particolare se alti o lunghi; 
  • la paura del traffico nel quale ci si può trovare bloccati o rallentati mentre si è alla guida;

Paura di avere attacchi di panico o sintomi d’ansia (aspetto somatico-ipocondriaco):

  • bloccare gli altri se ci si sente male oppure non poter essere soccorsi in tempo;

E il puro giudizio sociale (aspetto paranoico):

  • bassa fiducia in se stessi, nelle proprie abilità, e convinzioni di incompetenza alla guida indipendentemente dal conseguimento della patente di guida.

Tali paure possono diventare talmente pervasive ed invalidanti al punto da indurre il soggetto ad evitare del tutto la guida, o a mettersi al volante utilizzando tutta una serie di precauzioni o in altri casi a guidare solo in particolari e specifiche condizioni per lui ottimali.

PSICO SOLUZIONI

Se vogliamo risolvere un delitto possiamo farlo solo raccogliendo ogni minuziosa informazione sul luogo del delitto. Attraverso l’indicazione dell’ «esplorazione dei limiti» effettivi sul luogo fobico scatenante, il paziente per la prima volta puo’ scoprire le reali situazioni che lo invalidano e non quelle immaginate, frutto della percezione fobica patologica. Queste stesse diventeranno i prossimi obiettivi terapeutici concordati, che saranno monitorati nelle sedute successive fino al loro completo raggiungimento.

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